Nel 2006 a Torino si sono svolte le olimpiadi invernali ... meraviglioso!!
Una atmosfera stupenda, città pulita, tifoserie avversarie a braccetto che
festeggiavano giorno e notte ... un bar di ghiaccio ... una Torino magica!! ^_^
Ma non è tutto oro ciò che luccica ... e pensavo di avere capito cosa fare
da grande ... diventare comica, o forse presentatrice di Zelig ... e così ogni
tanto scrivevo qualche monologo ... questo è vecchiotto ma prendete i pop corn
e mettetevi sul divano, piedi sul tavolino e ... buona lettura!!
Naturalmente fatti o cose sono puramente inventati ... oppure no .. hihi ..
non posso dirvelo, ma potete sempre indovinare!!
Silvia
Finalmente dopo tanto pensare si è
accesa una lucina nel mio cervello ... poi vista la depressione si è fulminata
in automatico ... ma io non mollo ... ehhhmmmm ... o almeno cerco di farlo in
silenzio ... così da poter fare le smorfie e incolpare il vicino ignaro!!
Ebbene sì ... proprio questo è l'argomento del primo monologo del 2006 ...
certo che è proprio un argomento di M ... eh sì ... è proprio così ... allora
si parte ... ragazzi reggetevi bene ... e attenti a non scivolarci sopra ... il
titolo del monologo è: "La notte olimpica".
Ma avete notato che seria ...
addirittura il titolo ... beh, così l'editore fa meno fatica!! :P ... ah
proposito … Editoreeeeee ... vuoi già i dati bancari?!?!? Tutto ha inizio
sabato 18 Febbraio 2006 ... io e il mio baldo giovincello ... sinceramente non
so bene chi sia questo Baldo, io mi ricordo un cagnone della Walt Disney ... o
forse era dei miei vicini ... o forse l'ho sognato ... comunque con lui (dai
Edo non fare quella faccia ... lo sanno tutti che eri tu ... vero?!?!) ci
accingiamo a passare una piacevole serata in compagnia di X (per motivi di
privacy sarà il nostro uomo misterioso, se poi lui vorrà venire allo scoperto …
hihi) ... il tuffatore folle della pallavolo ... colui che con un solo tuffo
riesce a bagnare la palestra come 10 secchi da 20 litri l'uno ... è che quando
atterra si autostrizza come una spugna ... 'na tragedia ... soprattutto per chi
come me non sa nuotare e ... detto tra noi ha anche un po' il terrore di fare
la doccia ... fortuna che ho sempre i miei fidi braccioli e il salvagente con
la paperetta ... beh la paperetta è addestrata e non è una paperetta, ma un
paperetto ... togooooooo!!!! Allora eravamo a un uomo un tuffo ... anche perché raramente sopravvive al primo!!! :D
Andiamo a cena da lui ... una serata tranquilla ... un piatto di pasta (per bisonti) e una bistecca di brontosauro ... una insalatina inventata con quello che c'era in casa ... una ciabatta, un cd vergine ... uno un po' più maiale ... insomma gli avanzi della settimana ... eheh ... se mi sente mi tira il collo ... ma si sa che per il pubblico nei monologhi un po' bisogna colorire ... La cottura delle bistecche (dopo naturalmente la cattura del preistorico animaletto gioviale e di compagnia) ha portato i pompieri al citofono di casa ... ehmmm ... un po' di fumo ... marooooonnnnn ... passa sta canna ... opppsss avvocato non sono stata io ... mi sono trovata in mezzo a gente strana con i capelli lunghi e che mi passavano questa penna fumante ... e io ho l'abitudine di mordicchiare il sedere delle penne ... beh non solo alle penne ... naturalmente prima di conoscere te Edo ... ok, forse è meglio che tronco prima di finire single in carcere!!! Quindi abbiamo aperto la finestra per ripulire l'aria ... ma una ondata di aria gelida (strano che facesse freddo ... è periodo di clima tropicale!!) si è avventata su di me e ha aspettato il momento giusto per riproporsi ... Dopo una allegra cenetta e una bottiglia di buon vinello in tre ... anche se Edo non ci riesce a stare dietro ... dilettante!! si parte per andare in centro ... destinazione ignota, ma con l'idea di fare l'alba (boom ... questa l'ho proprio tirata!) nel caos cittadino della notte olimpica ... majorettes ... bande (non teppisti, ma musicali) ... appuntamento in Via Garibaldi con Y (stesso motivo di prima) ... l'arbitro ... non era il puntino rosso ... quello sta ancora inseguendo una punto grigio ... solo che non siamo più noi ... ma è così contento che sembra brutto dirglielo!! :P – E poi questa è un’altra storia quindi il lettore non può capire e ridere come me hihi –
Parcheggiamo vicino (ironica) ... Corso Regina
... a piedi fino in Piazza Statuto e da lì in Via Garibaldi, facendo attenzione
a non venire trascinati dalla folla festante ... ma lì in agguato inesorabile
mi attendeva il freddo al pancino e la mia celeberrima tirchieria di voler
tenere tutto per me e anche dentro di me ... "ma che strano rumore e che
strano sobbalzo ... sarà un terremoto" ... ma il terremoto c'era
all'interno del mio corpo.
Tutto d'un tratto gli occhi hanno
iniziato a uscire dalle orbite e girare a velocità supersonica in senso
antiorario (gravissimo ... fosse stato in senso orario sarebbe stato tutto
sotto controllo) ... poi delle gocce di sudore gelate su tutto il corpo ...
vampate di calore ... colorito cadaverico ... mani sudate, praticamente
grondanti, insomma potevo annaffiare tutto il parco Vallere, ma forse sarei
stata rinchiusa alle Vallette ... o vice versa ... mah ... in realtà poi si è
scoperto che oltre ad annaffiarlo avrei anche potuto concimarlo!! di nuovo quel
rumore sordo e interno e quel movimento sussultorio solo da me percepito e poi
la terribile scoperta ... un attacco di quella cosa che gli scienziati ancora
nel 2006 non si riescono a dare una soluzione ... dissenteria fulminea ... ti prende
ovunque tu sia e poco le importa se sei ricco o povero ... simpatico o
antipatico ... grasso o magro ... quando ti prende è la tragedia!!! E così con
un sorrisetto molto naturale dico ai miei tre compagni di avventura (o
sventura?!?!) "io dovrei andare alla toilette" (con la finezza che mi
contraddistingue anche nei momenti meno felici della mia spensierata vita!!!)
... tranquilli mi dicono "va bene ... andiamo al McDonald di Piazza
Castello" ... ok, dico io ... ma il nemico non ti dà tempo … attacca e i
pantaloni si riempiono ... così ho convinto tutti che avevano una voglia matta
di bere qualcosa ... chi una coca ... chi un caffè e chi un leggerissimo niente
... e timidamente chiedo alla barista "scusi il bagno!" ... troppo
timida, la barista non sente ... allora Edo prende in mano la situazione e
chiede con più enfasi "SCUSI IL BAGNO!" ... la barista lo guarda e
gli sorride (ringrazia che non stavo bene altrimenti quella notte per lei
passava la fatina dei dentini che portava i soldini per ogni pezzettino di
avorio che le staccavo) e con molta gentilezza risponde "E' fuori, serve
la chiave ..." era già partita la staffetta che come testimone aveva la
chiave ... ma la barista risponde "... ma è già occupato e devono
riportarcela" ... tadatada ... il terrore sul mio volto e su quello di Edo
che ormai aveva intuito cosa stava succedendo ... sì sa che è perspicace e
quando gli ho detto "me la sto facendo addosso!" ha subito intuito la
gravità della situazione ... ogni persona che entrava veniva scrutata da cima a
fondo a raggi X alla ricerca della chiave perduta ... finché dopo un paio di
minuti di terrore (e qualche puzzetta ... scherzo) entra un signore con una
faccia rilassata ... come chi si era appena alleggerito e Edo gli chiede se è
lui il possessore (argghhh!) della chiave del bagno ... lui con faccia
tranquilla e pacifica ... troppo pacifica ... fa vedere la mano dove
risplendeva la chiave ... i miei occhi si sono illuminati ... ma il possessore
(sempre più argghhh!) risponde "sì, ma la devo ridarla al banco del
bar!" ... con toni gentili Edo dice "non c'è bisogno gliel'abbiamo
già chiesta, può darla a noi!" ... ma il possessore (al culmine
dell’argghhh) risponde sorridendo "no, la devo ridare al bancone" ...
mentre si appresta a passarla alla barista Edo lo placca, con uno scatto felino
gli scippa la chiave ... io ormai mi ero incamminata correndo sempre a gambe
incrociate e con un tappo di Martini nel sedere (that's a party) e chiedendo
sostegno ... mi lancia la chiave e mi raggiunge ... tra noi e il bagno ormai
c'era solo più un portone ... un respiro e con calma infilo la chiave ... sì
... è lei ... entro ormai salva nel cortile e mi chiedo dov'è il bagno ... con
frenesia guardo a destra e poi a manca, ma si sa che ciò che manca a manca non
manca a destra ... e manco a farlo apposta capisco che l'insegna illuminata con
la scritta " toilette " indica la mia salvezza ... ormai allo stremo
delle forze mi accingo a entrare e ... beh ... non è che posso raccontarvi
tutto ... Ormai alleggerita e con un colorito normale lavo il pavimento del
bagno ... non che l'esplois sia stato così esplosivo, ma mi piace lasciare più
pulito di come ho trovato ... esco ... nel frattempo il portone era aperto e
due entrano indicando il bagno quasi gridando ... "è qui!" ... un'altra
vittima di questa peste del duemila!!! Guardo con aria innocente i miei
compagni ... uno voleva andare in bagno ma l'ho sconsigliato anche per la
presenza di quei loschi tipi ... che tra l'altro non ce l'hanno fatta!!! Mentre
ci incamminiamo verso Piazza San Carlo penso ... mhhh considerando che è una
settimana che tengo tutto per me con tanto affetto forse ... ma ecco arrivare
un altro movimento interno, più debole dei primi, ma comunque sbalorditivo ...
con un sorrisetto guardo Edo che capisce che le cose si potrebbero mettere male
e con gentilezza salutiamo dicendo che non mi sento molto bene ed è tardi e
domani mattina dobbiamo studiare e ... aiuttttttoooooooo!!!
Con passo allegro ... almeno
qualcuno lo era in quella situazione di M ... recuperiamo la macchina ...
naturalmente uno ci aveva parcheggiato nel cofano e l'uscita è stata più lunga
del previsto ... un altro colpo ... riusciamo ad uscire, ma non sappiamo dove
andare ... attacchiamo il navigatore, ma si sa che la signorina al suo interno
ogni tanto dà festini e ci mette un po' a riprendersi ... noi intanto iniziamo
ad andare "a naso" verso casa di Edo ... naturalmente andiamo dalla
parte opposta ... 2.7 km. ci seperano ... la signorina si riprende e
deridendomi ci fa tornare a casa di Edo ... ma nel tragitto ho rischiato di
rimanere offesa ... ma di brutto, brutto, brutto ... ormai allo stremo delle
forze chiedo in lacrime di fermarsi per poter esplicare i miei bisogni tra due
autovetture ... ma l'idea di dover recuperare con il sacchettino la produzione
fa mettere le ali a Stabilo (nome della macchina causa colore giallo
fosforescente) e a Edo ... raggiungiamo casa di Edo ... la meta più vicina ...
mi dà una bomboletta di deodorante e si mette al riparo sotto i letti con i
gatti che miagolano ormai consci di ciò che sta per succedere ... e prrrrrrrrrr
... ahhhh ... che sospiro di sollievo ... però io lo dico sempre che la
finestra del bagno che dà sulle scale del condominio è una pessima idea!!!
Finalmente sono potuta tornare a casa e come ogni storia che si rispetta la
beffa sta nel fatto che da allora più niente ... neanche come una capretta ...
niente ... aspetterà in sordina il prossimo sabato ... quando incurante del
pericolo cercherò di partecipare alla prossima Notte Olimpica?!?! Lo saprete
tra una settimana!!!
Mhhh ... che notte di … hihi !! :D
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